Perché scegliere di frequentare l’Università in Italia?

Marzo 29, 2021

Durante la mia esperienza di insegnante di italiano a Lima, Perù, mi è capitato varie volte di incontrare studenti di italiano peruviani che si stavano preparando per iniziare una nuova avventura di studio in Italia: per avere tutte le carte in regola per iscriversi all’università, però, dovevano superare un test di lingua.

Gli studenti sudamericani non sono i soli a voler venire in Italia per frequentare un corso di studi presso un Ateneo della penisola, ma sono comunque tra i gruppi più nutriti in termini numerici. Cosa li attrae?

Grazie alle sue 61 università pubbliche, alle 30 università private e 11 enti pubblici di ricerca, istituzioni AFAM (alta formazione artistica, musicale e coreutica) e 339 corsi impartiti anche in lingua inglese, l’Italia è ancora una meta appetibile per gli studenti del continente sudamericano e non solo, anche grazie alla relativa velocità con la quale essi possono dominare la lingua, nonché alla presenza di corsi di Laurea che vengono interamente dispensati in inglese già da qualche anno, attraendo un bacino di utenza ancora maggiore.

Le eccellenze italiane sono ben note a tutti: dall’architettura all’arte, dal design alla moda, in Italia si trovano anche centri di ricerca importanti, soprattutto in comparazione al continente sudamericano, che in termini di ricerca e innovazione è ancora indietro, con una unica possibile eccezione, il Brasile.

Dalla fondazione della prima università moderna a Bologna nel 1088, l’Italia ha fornito un contributo determinante nello sviluppo della conoscenza nell’ambito delle scienze applicate grazie alla genialità di scienziati come Leonardo da Vinci e Galileo Galilei, padri fondatori del metodo scientifico. Successivamente, mentre si diffondeva il linguaggio dell’industrializzazione, Guglielmo Marconi pose le basi della moderna comunicazione wireless. Più di recente, in un mondo ormai consapevole dell’importanza svolta dal linguaggio informatico, l’Italia si è distinta sviluppando il primo computer messo in commercio, conosciuto come il P101. Pochi anni dopo il fisico italiano Federico Faggin inventò il primo microprocessore.

L’Italia dimostra la sua preminenza anche nel campo della fisica, grazie a personalità eccezionali come Fabiola Giannotti, responsabile della recente scoperta del Bosone di Higgs, e delle neuroscienze, con la scoperta dei neuroni specchio da parte del neurofisiologo Giacomo Rizzolati.

Questi straordinari risultati sono frutto dell’alto livello del sistema d’istruzione italiano, basato  su una solida preparazione teorica. Questi principi sono alla base dello sviluppo del pensiero critico e della flessibilità nella risoluzione di problematiche complesse. Il metodo di Maria Montessori e l’approccio Reggio Children sono dei punti di riferimento fondamentali nella didattica dell’infanzia, apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo, oltre che praticata in oltre 20.000 scuole.

Il risultato è che in Europa i ricercatori italiani o comunque formati in Italia sono ai primi posti per numero di pubblicazioni su riviste scientifiche specializzate, in particolar modo in settori quali biologia, scienze naturali, fisica, farmacia, medicina, matematica e informatica!

Last modified: Marzo 29, 2021

Comments are closed.