COVID 19
COVID 19 – Gli italiani in Perù
Quando viaggiamo di solito siamo accompagnati da sensazioni piacevoli e dall’aspettativa di vivere esperienze arricchenti per la nostra vita. Purtroppo, però, le cose non vanno sempre nella direzione tracciata prima della partenza. Questo è il caso degli italiani, che da fine febbraio ed anche da prima, si trovavano in Perù per differenti motivi e che hanno dovuto affrontare una serie di imprevisti, a causa della situazione di pandemia che ha coinvolto tutto il pianeta.
Dal 16 marzo, infatti, il Governo peruviano ha dichiarato lo stato d’emergenza nazionale e sancito una serie di misure di restrizione delle libertà di transito, con l’obiettivo di contenere il contagio e favorire la tutela della salute delle persone presenti nel territorio nazionale. Queste restrizioni hanno limitato i collegamenti tra città e regioni e anche quelli internazionali, a causa della progressiva chiusura degli aeroporti. Gli italiani, che volevano tornare a casa, hanno dovuto riprogrammare il rientro, potendo accedere unicamente ai voli organizzati dall’Ambasciata Italiana, in coordinazione con compagnie aeree private, oppure abbordando in voli diretti verso località europee, offerti dalle ambasciate degli stati membri dell’Unione Europea.
Molti hanno dovuto prolungare la propria permanenza in Perù ed alcuni sono rimasti bloccati per lunghi periodi, in villaggi sperduti della foresta amazzonica o delle montagne andine, distanti parecchie ore di viaggio, senza potersi comunicare in forma fluida con gli uffici consolari e con seri problemi nel trovare mezzi con cui spostarsi. In questi casi, organizzare l’operazione di rientro è stato davvero difficile e i viaggi sono durati parecchi giorni, in condizioni spesso spossanti. Questi trasferimenti sono stati possibili grazie al lavoro dei consolati, i quali hanno svolto il necessario lavoro di coordinamento tra le compagnie di trasporti e i passeggeri, nel rispetto dei protocolli sanitari imposti dal governo Peruviano, e hanno facilitato il rilascio dei lasciapassare, necessari per la circolazione degli autoveicoli con gli italiani a bordo, perché potessero raggiungere, incolumi, prima le capitali regionali, in seguito Lima ed, infine, imbarcarsi sui voli umanitari presso l’aeroporto Militare.
Il Comitato degli Italiani all’estero del Perù (COM.IT.ES PERU), in coordinazione con l’Ambasciata d’Italia, ha istituito una commissione di assistenza, offrendo un servizio di ascolto delle richieste d’aiuto dei connazionali in transito e residenti in difficoltà.
Dovuto alla situazione d’emergenza, per assistere gli Italiani sparsi in tutto il Perù, il personale dell’Ambasciata e quello dei distaccamenti consolari presenti sul territorio, hanno affrontato costantemente situazioni di servizio provanti. Alcuni connazionali, purtroppo, hanno riversato i propri stati d’angoscia verso i funzionari delle rappresentanze consolari. In questi casi si è cercato di riportare la comprensibile reazione di sfogo emotivo alla normalità. Moltissime, in cambio, sono state le missioni umanitarie portate a termine e le conseguenti manifestazioni di ringraziamento, inviate dagli italiani rientrati a casa, i quali hanno saputo riconoscere nel servizio svolto, l’espressione di una umanità solidale, necessaria in questi momenti difficili per tutti.