Con più di 1000 studenti all’attivo e una storia di quasi un secolo, il liceo Raimondi di Lima è una realtà dell’insegnamento e della promozione della cultura e lingua italiana all’estero che non conosce eguali altrove. Infatti, è il più grande liceo italiano in terra sudamericana e tra i più grandi in generale nel mondo per numero di iscritti. L’estensione del corpo docente, reclutato in parte dall’Italia e in parte localmente tra gli Italiani o Peruviani laureati in Italia già presenti in loco, è equamente degna di nota.
Gli insegnamenti al livello della secondaria includono un curriculum italiano, con tutte le materie che normalmente si studierebbero alle “medie” e “superiori” in Italia, come Lettere, Storia, Matematica, e in più uno in lingua spagnola che prevede materie più “locali” come ad esempio Storia del Perù. Al Liceo c’è l’opzione di scelta tra il Linguistico con la lingua tedesca, l’indirizzo artistico e il curriculumm tradizionale dello Scientifico.
I ragazzi possono frequentare ogni grado e livello dell’istruzione in questa struttura, che comprende quindi anche una scuola materna con insegnamenti già bilingui, le elementari o scuola primaria, e così via fino a che, alla conclusione del percorso scolastico di apprendimento, gli alunni possono vantare un titolo di Maturità italiano spendibile anche ai fini dell’ingresso in Università di tutto il mondo, con la preferenza per quelle europee.
Un’altra nota di merito del Colegio sono le strutture: infatti, il Raimondi ospita una piscina, un campo da calcio, un parco giochi per i più piccoli, oltre a laboratori di arte, musica e tecnologia. Per ottenere questa istruzione d’eccellenza bisogna pagare un prezzo: infatti, come in tutti gli istituti d’istruzione privati, bisogna pagare una retta mensile, che non è comunque tra le più care della città.
I ragazzi che frequentano la scuola, contrariamente a quanto si possa pensare, sono solo in piccola parte discendenti diretti di immigrati italiani: certo, molti di loro conservano un cognome italiano tramandato da un paio di generazioni, ma in famiglia non hanno mai parlato italiano, né i genitori conservano traccia di eredità culturali italiane. Pertanto, la scelta della scuola, più che un omaggio a remote origini degli studenti che la frequentano, è una scelta consapevole delle famiglie, che la preferiscono ad altre per la buona nomea, la solidità della formazione di stampo italiano, le strutture moderne e, ultimo ma non in importanza, la possibilità di ottenere un doppio titolo spendibile anche in terra italiana de europea.
Last modified: Febbraio 28, 2021